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Enzo Bianchi Conferenza Enciclica “Laudato Si”

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Venerdì 17 maggio, alle ore 17.30, nella chiesa della SS. Annunziata, ha avuto luogo la conferenza di Enzo Bianchi, monaco e fondatore della Comunità monastica di Bose, organizzata dall’Arcidiocesi, l’Ufficio per la Pastorale Sociale, le Acli di Siena.
Tema dell’incontro la <Laudato sì: la salvaguardia del Creato> di Papa Francesco.
A presentare l’evento ed il relatore sono stati Monsignor Arcivescovo Antonio Buoncristiani ed Enrico Fiori, responsabile Acli, che, tra l’altro, ha colto l’occasione per ringraziare l’Arcivescovo per la sua disponibilità e per la sua attenzione dimostrate verso l’Associazione durante questi anni di episcopato.
Fratel Bianchi, introducendo l’Enciclica, avente per tematica la cura della casa comune, ha sottolineato come essa abbia lo scopo di entrare in dialogo con tutti, sia un monito accorato ed urgente con profonda valenza sociale, rivolto all’umanità intera.
La <Laudato sì> investe aspetti politici, economici,finanziari, etici- ha detto il relatore-, evidenziato le parole chiave che connotano il documento: consapevolezza e responsabilità.
Constatare che siamo di fronte ad una situazione-limite, a processi irreversibili di degrado ambientale deve farci comprendere che è necessario cambiare mentalità, stile di vita, fare fronte comune per combattere una spirale perversa.
Riflettere sul creato, che fu affidato da Dio agli uomini affinché lo custodissero, sulla relazione di originaria armonia tra l’essere umano e la natura, e vedere che, oggi, questa relazione si è trasformata in conflitto, devono renderci consapevoli delle gravi conseguenze che da tale rottura derivano, della profonda ingiustizia che stiamo commettendo nel sottrarre risorse e beni necessari ai più poveri ed alle future generazioni.
Enzo Bianchi ha anche indicato, come punto fondamentale, la lettura che Papa Francesco fa della creazione attraverso il Nuovo Testamento: la salvezza è per tutto il creato, cielo e terra vengono redenti.
<La creazione, oggi, soffre, richiede la nostra sollecitudine, la nostra cura amorevole>-ha continuato; <occorre conoscere cosa la sta facendo soffrire ed agire, tutti insieme>.
Non ci sono tecniche precise per una nostra azione, non ci sono soluzioni precostituite nel messaggio del Santo Padre: ci sono, però, linee, orientamenti che dovremmo seguire.
Ed ecco allora che, se ci rendiamo conto che bisogna sconfiggere la cultura dello scarto (1/3 della produzione globale degli alimenti viene sprecata!) in un mondo dove per fame si muore, occorre rinunciare a quei bisogni relativi che assolutizziamo, diminuire lo sfruttamento delle risorse senza rispetto alcuno; è necessario, insomma, cambiare comportamento, risvegliare la nostra coscienza ecologica- sociale.
Dobbiamo imparare la legge della solidarietà, combattere il mercato del profitto, apprendere la condivisione : ognuno, con uno stile di vita sobrio, attento, fatto di piccoli gesti quotidiani, può fare la sua parte.

 

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