Il Master in “Architettura e arti per la liturgia” non si propone di insegnare “come si fa” una chiesa, poiché le scelte progettuali discendono dalla genialità unica e irripetibile di cui ciascuno dispone grazie alla propria sensibilità e alla specifica preparazione universitaria necessariamente già acquisita. L’attenzione dell’intero programma biennale è invece rivolta a comprendere il “cos’è” una chiesa, ovvero come si struttura simbolicamente e funzionalmente un edificio cultuale. Si tratta di un “cos’è” esplicitato da una costituzione ecclesiologica e, a differenza del “come si fa”, non è sottoposto ad alcuna libertà progettuale, tantomeno liturgica.
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