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IERI A SIENA I MOVIMENTI POPOLARI IN VISTA DELL’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO

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Si è tenuta ieri pomeriggio a Siena, presso la sede di via Pispini dell’Università per Stranieri, l’iniziativa “Siena verso l’incontro dei movimenti popolari con Papa Francesco”, organizzata dalla Rete dei Numeri Pari nell’ambito di un ciclo di 15 assemblee, costruite in varie città italiane con i principali comitati, reti sociali e movimenti, con l’obiettivo di discutere e restituire la visione dei movimenti italiani che verrà portata al Papa nel primo incontro che il Santo Padre avrà con i movimenti popolari il 17 e 18 maggio a Verona.

È un piacere ritrovarci qui – ha dichiarato Tomaso Montanari, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena – sia con il card. Lojudice, con il quale ci sentiamo vicini per il suo ruolo in città ma anche per il suo vocabolario e il suo modo di costruire, che con la Rete dei Numeri Pari, con cui condividiamo valori e aspirazioni. Siamo convinti che tutte le università dovrebbero essere delle comunità della conoscenza, che rinnovano la conoscenza, non per perpetuare lo stato delle cose, ma per dare degli strumenti di cambiamento».
«È importante – ha detto Giuseppe De Marzo, Responsabile nazionale Politiche Sociali di Libera – condividere momenti come questo, con realtà diverse, perché ci fanno comprendere il bisogno che c’è oggi di camminare dentro alleanze nuove, con occhiali da vista diversi rispetto al passato e con parole nel nostro vocabolario comuni. I movimenti popolari hanno bisogno di quella parte della Chiesa di Francesco che sostiene come l’ecologia integrale sia l’unica opzione che abbiamo per risolvere i nostri problemi legati al lavoro, alla salute, ai diritti, alla casa, cioè a problemi reali che sono tra loro connessi».
«“Giustizia e verità si baceranno” è la citazione del salmo 85 che è stata presa come punto di riferimento per l’incontro di Verona – ha commentato il card. Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza –. È anche l’indirizzo di una riflessione che il Papa ha raccolto e che ha coinvolto i movimenti popolare di base, non tanto e solo le grandi realtà, ma anche quelle meno conosciute. L’incontro di oggi a Siena rappresenta quindi un’occasione importante per riflettere su temi come l’uguaglianza sociale, la giustizia, e ovviamente la pace, che sta a tutti noi molto a cuore».
«L’incontro di Verona – è stato il commento di Don Mattia Ferrari, cappellano della ONG Mediterranea Saving Humans – ci aiuta tutti quanti a risollevare uno dei messaggi centrali di questo pontificato, che negli ultimi anni stava passando un po’ in sordina perché è un messaggio estremamente scomodo per tutti, che è quello della Chiesa che va in uscita verso i Movimenti popolari. È uno dei temi che Papa Francesco ha elevato alla dignità che spettava loro».
«Italo Calvino – ha concluso Andrea Bigalli, Referente di Libera Toscana – ha scritto in uno dei suoi libri: “l’umano è dove arriva l’amore”. Sembra una frase banale, ma oggi c’è tanto disumanesimo con cui fare i conti. Abbiamo bisogno di uscire da questa malattia collettiva ricominciando ad appassionarci gli uni agli altri, e quindi la fraternità e la solidarietà sono davvero la grande risposta a questo problema».

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