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L’arrivo dell’Arcivescovo a Dofana

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In località Dofàna, secondo la tradizione, si narra che sia stato martirizzato, all’inizio del IV secolo, Sant’Ansano, evangelizzatore di Siena e patrono principale della nostra Arcidiocesi.
Sul luogo del martirio venne costruita una chiesetta, dove, fino all’anno 1108 fu custodito il corpo del Santo. La più antica memoria dell’<ecclesia sancti Ansani> risale all’anno 650; più volte restaurata, nella seconda metà del ‘500 e nel secolo scorso, oggi si presenta come luogo di pace e di spiritualità in mezzo alla campagna, ai confini della Diocesi, sul versante meridionale in direzione di Roma.


È qui che ha fatto la prima sosta, proveniente dalla Capitale, il nuovo Arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, Monsignor Augusto Paolo Lojudice, domenica 16 giugno, solennità della SS. Trinità, giorno dell’inizio del suo ministero pastorale.
Ad accoglierlo don Vittorio Giglio, membro del Collegio dei Consultori, il Parroco don Angelo Colace, il Sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi , il Vicario generale, Monsignor Giovanni Soldani, don Flavio Frignani, don Enrico Grassini, alcuni Confratelli della Compagnia laicale di Sant’Ansano a Dofàna con il Priore Fabio Fantozzi, che gli ha illustrato a grandi linee la storia della località ansaniana e gli ha fatto dono di un volume ad hoc, il Priore della Consorteria delle Compagnie laicali Lorenzo Baldi, e un gruppo di fedeli.
Si è subito compreso che, per il nuovo Pastore, non si trattava di una sosta formale stabilita secondo le regole di un rigido protocollo; in effetti Monsignor Lojudice si è fermato a salutare una ad una le persone, chiedendo il nome a ciascun chierichetto presente, trovando parole per i più anziani, congratulandosi per l’attività della stampa diocesana, compiacendosi con la schola cantorum che lo ha accolto intonando inni.
Lunghi applausi lo hanno accompagnato per la stradella che conduce all’oratorio; qui l’Arcivescovo ha venerato ed incensato le reliquie ed ha risposto alle espressioni di gioia per il suo arrivo, formulate da don Vittorio Giglio a nome della Chiesa senese, chiedendo di rinnovare la professione di fede con la recita del Credo : <Fratelli carissimi, rinnoviamo la nostra adesione a Cristo Salvatore, mandato dal Padre, nella potenza dello Spirito Santo a far nuove tutte le cose; è la fede degli Apostoli, testimoniata dai santi fino all’effusione del sangue>.
Infine, scortato dai Carabinieri, che avevano preceduto anche il suo arrivo, Monsignor Lojudice si è diretto alla volta di Siena per incontrare, a Porta Romana, i giovani della città e far visita agli ospiti delle vicine Case di Riposo, prima di giungere nella Cattedrale, dove, in una calda giornata estiva, ha ricevuto il benvenuto altrettanto caloroso della comunità diocesana.

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