L’intero incasso verrà devoluto per i Progetti Amici di Bartimeo della Caritas Diocesana di Siena e della Fondazione Caritas delle Diocesi di Siena e di Montepulciano (E.T.S.) nato per offrire un aiuto concreto alle famiglie, che affrontano la dura prova della malattia di un figlio, spesso bambini molto piccoli. Lontani da casa, in difficoltà economiche e senza una rete di supporto, i nuclei familiari vengono accolti in alloggi temporanei, con un sostegno economico e l’assistenza negli ospedali di riferimento: Le Scotte, Nottola e Campostaggia.
L’evento è promosso dall’Unione dei Comuni della Val di Merse, la Caritas Diocesana di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e dall’Associazione Fili Intrecciati che proprio insieme a Costanti ha già realizzato cinque progetti all’interno de “Il sogno di Francesco”, piccoli gesti per due popoli (Congo e Libano) messi in ginocchio dalle guerre e dalla povertà (chi è interessato può trovare all’interno del sito www.filiintrecciati.it la descrizione ed i rendiconti di ogni progetto).
Nicola Costanti, cantautore della nostra terra, (premiato ben due volte alla manifestazione “Premio Tenco”) insieme ad una decina di musicisti si esibirà dal palco nella splendida e suggestiva cornice dell’abbazia di s. Galgano (Chiusdino). Tra sue canzoni e omaggi a musicisti e poeti del nostro tempo, saremo richiamati ai temi che Papa Francesco ha approfondito durante il suo pontificato, soprattutto nelle encicliche “Laudato si’” e “Fratelli tutti”.
Un richiamo ad una carità concreta che rappresenta lo strumento indispensabile per pensare ad una “ecologia globale” che comprende e unisce la ricerca di una giustizia e dei diritti civili, un uso corretto delle risorse del nostro pianeta, il rispetto per la natura, la minaccia di una globalizzazione che calpesta le unicità e le singolarità di popoli e territori … tutto questo come premessa di una pace vera che non sia solo un compromesso imposto con la forza dei più forti e che Papa Leone sta richiamando con forza.
Il Sogno di Francesco è anche una canzone. Cantata in dieci lingue esprime il grido dell’umanità di oggi e richiama il grido con cui il cieco Bartimeo, figlio di Timeo, si rivolge a Gesù Cristo perché abbia pietà di lui e gli doni la vista, nonostante i rimproveri dei “sani” e dei benestanti, infastiditi dalla presenza di questo mendicante.
“Un segno di grande speranza – spiega Don Vittorio Giglio , direttore della Caritas diocesana – per le tante famiglie che si rivolgono a noi in un momento di grande sofferenza ed ansia come quello della malattia di un figlio”.
“Un grazie speciale – aggiunge Don Giglio – a Nicola Costanti e agli amici di Filiintrecciati per aver voluto sostenere questa nostra iniziativa a favore di più piccoli che devono affrontare una malattia spesso grave”.


