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SAN GIMIGNANO, CONTINUA L’ANNO GIUBILARE DELLE MONACHE VALLOMBROSANE

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Era l’anno 1075 quando il monastero di Cavriglia ottenne in dono la cappella di San Vittore nei pressi di Gambassi, otto chilometri distante da San Gimignano, allora territorio della diocesi di Volterra. Erano cinque monache, compresa la badessa Berta, poi proclamata santa.

Fu nel 1337 che la proprietà di San Vittore passò al comune di San Gimignano che iniziò la costruzione dell’attuale monastero di San Girolamo nel paese – la lontananza dal centro abitato metteva infatti a rischio la vita della comunità.
Nella chiesa del monastero, in occasione della solennità di San Giovanni Gualberto, il santo del perdono, sabato scoro 12 luglio 2025, celebrazione del vespro e della messa con la rappresentanza delle benedettine di Prato e di Firenze, delle agostiniane di Lecceto, delle suore di Santa Marta e di molti amici del monastero.

La Liturgia è stata presieduta da Dom Giustino, monaco di Praglia (Pd) e abate emerito del monastero di Madonna della Scala di Noci ( Ba).
«Al termine un momento conviviale – racconta il diacono Renato Rossi – c’è stata l’opportunità di ricordare con Dom Giustino “vecchi amici” come Luciana Mele, ora benedettina di Lecce – frequentavamo giovanissimi le Settimane Ecumeniche del SAE al passo della Mendola – e Giulio Meiattini, senese, nipote di mons Alberto Giglioli, vescovo di Montepulciano, ora benedettino a Noci. Alle nostre monache auguriamo certamente di farsi sante e anche di essere “feconde”».

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