Il 22 novembre la Chiesa fa memoria di Santa Cecilia, vergine e martire, vissuta tra il II ed il III sec. d.C. La Santa, particolarmente venerata nella chiesa che porta il suo nome, in Trastevere, a Roma, è universalmente riconosciuta come patrona della musica, degli strumenti musicali, dei cantanti. Santa Cecilia viene, pertanto, raffigurata, oltre che con la palma del martirio e con il giglio simbolo della purezza, anche con l’organo ed il liuto.
Nella nostra città, all’interno del Palazzo Chigi, si trova, nella settecentesca anti-cappella del palazzo, l’oratorio di Santa Cecilia, opera dell’architetto Arturo Viligiardi, edificato su commissione del conte Guido Chigi Saracini.
In questa piccola cappella viene celebrata ogni anno la Santa Messa nel dies natalis della Santa.
Anche quest’anno, alle ore 11, ha avuto luogo la celebrazione eucaristica, presieduta da Monsignor Franco Gonzi, che, durante l’omelia, ha sottolineato la figura di Santa Cecilia, vergine e martire, come grande testimone della fede, fulgido esempio di amore al Signore.
L’ oratorio venne inaugurato nel 1932, anno della fondazione dell’Accademia Musicale Chigiana, divenuta, per il suo prestigio, famosa in tutto il mondo.
Sul soffitto è dipinto l’emblema dell’Accademia con il motto <Micat in vertice>, al centro dell’edificio è collocata una scultura in terracotta patinata rappresentante Santa Cecilia, sempre del Viligiardi, sull’altare è posto un crocifisso ligneo di arte senese del XV secolo.
Nella stessa cappella palatina il 18 novembre l’Accademia Musicale Chigiana aveva ricordato il suo Fondatore, il Conte Guido Chigi Saracini nel cinquantatreesimo anno della sua scomparsa con una Messa di suffragio.
Inaugurata altresì, nel giorno di Santa Cecilia, la rassegna concertistica invernale dell’Accademia Musicale, giunta alla sua 95sima edizione, è uno dei più celebri festival del mondo.