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50° Ordinazione sacerdotale S.E. Monsignor Arcivescovo Antonio Buoncristiani

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A circa un chilometro dal castello di Rasiglia, al confine tra le Diocesi di Foligno e di Spoleto, sorge, immerso nel verde dei boschi ed attraversato da acque di ruscelli, il Santuario della Madonna delle Grazie, eretto, si dice, dopo il ritrovamento di una statua in terracotta di Maria SS, rivelatasi miracolosa, come testimoniano le pareti della cappella, dipinte per ex-voto, durante il susseguirsi del tempo.

In questo luogo di spiritualità e di raccoglimento,di straordinaria bellezza naturale, ha voluto celebrare la Santa Messa,venerdì 13 luglio, nel 50° della sua ordinazione sacerdotale, S. E. Monsignor Arcivescovo Antonio Buoncristiani, a significare che qui sono collocate le sue radici.

Giunto al Santuario, accompagnato da molti presbiteri e diaconi della nostra Diocesi, Sua Eccellenza è stato affettuosamente accolto dal Vescovo di Foligno, Monsignor Gualtiero Sigismondi, dal parroco della comunità locale, da parenti, amici ed affezionati fedeli che lo conobbero un tempo come “don Tonino”.

Nella piccola chiesa gremita sono risuonate le parole di Monsignor Buoncristiani, parole di commozione nel ritrovare i luoghi sicuri della sua infanzia, della sua giovinezza, nel ripercorrere tratti della propria vita segnata da una vocazione precoce, <la chiamata del Signore per un misterioso disegno del Suo amore>.

Cinquanta anni fa l’ordinazione sacerdotale, una risposta al Signore piena di “coraggioso entusiasmo, dettato dalla propria giovane età” – ha detto l’Arcivescovo – sottolineando che, negli anni, “le sicurezze sono diminuite, ma lo spazio alla Sua presenza ed alla Sua misericordia è aumentato e generosità e speranza non sono venute meno”.

Monsignor Arcivescovo ha espresso la sua gratitudine all’Altissimo e la memoria per chi non c’è più: gratitudine per la vocazione, per tutte le sue esperienze, per il dono della sua famiglia che ha costituito la sua radice di fede, per tutte le persone incontrate nel cammino della sua esistenza, per le gioie e le sofferenze vissute.

Nel castello di Postigliano- splendido borgo del IX-X secolo, inserito nell’elenco dei monumenti di interesse storico-artistico dal Ministero dei Beni culturali- presbiteri, parenti, amici, hanno, poi, festeggiato convivialmente Monsignor Arcivescovo, che da queste terre umbre, dove sono le sue radici, dopo un lungo itinerario di sacerdozio ministeriale, è giunto in mezzo a noi per essere Pastore nella terra di Siena.

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