A MONTALCINO IL CONFRONTO SU “IL SENSO DELLA VITE TRA STORIA E SOSTENIBILITA'”

VINO


Qual è il senso della vita? È quella della vite, la ‘madre’ del vino? Due domande che si intrecciano come l’arbusto che nelle terre del Brunello ogni anno dà vita a 10 milioni di bottiglie di vino pregiato immesso sul mercato. Due domande a cui, ieri nel Tempio del Brunello a Montalcino hanno provato a rispondere il cardinale Augusto Paolo Lojudice, il rabbino capo di Firenze, Gadi Piperno, a confronto durante il convegno ’ll senso della vite. Il vino tra storia e sostenibilità’ promosso da Arcidiocesi, Associazione Italiana di Agricoltura Biologica con Opera Laboratori, Comune di Montalcino, Consorzio Brunello e le agenzie Comunicatio e Zambelli eventi. Dopo l’introduzione di Stefano Di Bello, cultural manager di Opera Laboratori sul significato del vino nelle sacre scritture, è arrivato il saluto del sindaco e senatore Pd, Silvio Franceschelli che ha ricordato come il vino sia diventato l’ultimo abitante del Tempio del Brunello, ala del Convento di Sant’Agostino in passato scuola, casa di riposo e perfino cinema fino ai giorni nostri, sede del Consorzio del Brunello. Sacro e profano? Sì, ma senza peccato, visto che, come ha ricordato il cardinale Lojudice «il vino è uno degli inchiostri con cui è stata scritta la storia dell’umanità». Il convegno è entrato nel vivo poi con il confronto fra cardinale e rabbino, introdotti dal capocronista de La Nazione di Siena, Pino Di Blasio che ha fatto una divertente cavalcata sulla storia del vino.

Dalla maledizione di Cam che disonorò il padre Noè mentre era ebbro, fino alla nascita del vino ’hoolywoodiano’con Robert Mondavi che aprì al vino italiano i mercati americani. Fra i presenti anche il presidente del Consorzio del Vino Brunello, Fabrizio Bindocci e Giuseppe Romano, presidente nazionale di Aiab. Secondo il rabbino Piperno e il cardinale il vino è citato almeno 200 volte nella Bibbia. Il rabbino ha ricordato come il Deuteronomio ci siano addirittura regole precise per i viticoltori. Il cardinale ha aggiunto scherzando di «Bere solo quando sono in servizio» e che da quando si è unificato con la diocesi di Pienza-Chiusi e Montepulciano ha ormai una pelle Doc e Docg che racchiude i migliori vitigni d’Italia. E il senso della vita? È simile a quello della vite che, con il vino, è simbolo di prosperità, abbondanza, vita buona nel nome di una legge e una regola da seguire: quella della fede. A cavallo di ogni epoca e ogni religione. (Fonte La Nazione).

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