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Abbazia di Monte Oliveto Maggiore celebra 700 anni di storia

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L’Abbazia benedettina di Monte Oliveto Maggiore ha celebrato i suoi 700 anni di storia. Era, infatti, il 26 marzo dell’anno 1319, quando il senese San Bernardo Tolomei (1272-1348) ricevette dal Vescovo di Arezzo Guido Tarlati l’autorizzazione ad erigere un’abbazia <sub regula Sancti Benedicti>, la cui costruzione iniziò l’anno successivo.
Il nobile Giovanni Tolomei con altri due figli di illustri famiglie senesi, Patrizio Patrizi e Ambrogio Piccolomini, decisero, nel 1313, di abbandonare le loro ricchezze ed i loro agi per ritirarsi in solitudine e vivere secondo la regola benedettina (ora et labora) in un luogo presso Chiusure di Asciano, detto Acona, di proprietà della potente famiglia Tolomei.
Qui Giovanni Tolomei costituì una comunità religiosa, denominata Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto e prese il nome di Bernardo in onore di San Bernardo di Chiaravalle.
Monte Oliveto divenne ben presto il centro della vita spirituale della Famiglia Olivetana che, oltre al rispetto della regola di San Benedetto, si caratterizza per la particolare devozione a Maria, come aveva fatto Giovanni Bernardo Tolomei.
I monaci della Congregazione da lui fondata indossano, infatti, abiti di color bianco per ricordare ed onorare la Madonna.
Tale Congregazione ha considerato il proprio fondatore beato fin dalla sua morte.
Bernardo è stato beatificato, in realtà, nel 1644 e canonizzato da Papa Benedetto XVI nel 2009; viene festeggiato il 19 agosto <A Siena, transito del beato Bernardo Tolomei abate che, fondatore della Congregazione Olivetana sotto la regola di San Benedetto, si applicò con premura all’osservazione della disciplina monastica e, durante un’epidemia di peste diffusasi in tutta Italia, morì presso i monaci di Siena che ne erano stati colpiti> (dal Martyrologium Romano)
L’Abbazia di Monte Oliveto, da lui fondata, si è poi sviluppata nel corso dei secoli; si presenta oggi come un vero e proprio museo d’arte sacra: dipinti, statue, intarsi sono autentici capolavori di grandi artisti.
Celebri gli affreschi del grande chiostro: trentacinque scene, raffiguranti la vita di San Benedetto, coprono i quattro lati delle pareti. Sono opera di Luca Signorelli e del Sodoma, insigni artisti del nostro Rinascimento. Nella struttura si trova una grande chiesa, (che custodisce pregevoli opere come il Coro ed il leggio), l’aula capitolare, il refettorio, una preziosissima biblioteca, un’antica farmacia (XVI sec.).
Tra le varie iniziative per ricordare i 700 anni dell’Abbazia è da sottolineare l’incontro, organizzato dall’Associazione culturale A.r.c.a., parteners il Comune di Asciano e l’Abbazia benedettina di Monte Oliveto Maggiore, che si è tenuto sabato 30 marzo presso il Museo Palazzo Corboli di Asciano, dal titolo <Monte Oliveto ed il trittico di Ambrogio Lorenzetti. Nuovi spunti di riflessione sul San Michele Arcangelo>. L’opera del celebre artista senese <Il San Michele che uccide il drago con i Santi Benedetto e Bartolomeo>, custodita all’interno del Museo, illustrata da storici e critici d’arte, si ricollega infatti, alla sacralità e alla spiritualità di Monte Oliveto.

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