Firenze si prepara ad accogliere un grande evento: dal 23 al 27 febbraio, nel segno del sindaco Santo Giorgio La Pira, la città ospiterà il convegno dei vescovi “Mediterraneo frontiera di pace”, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, e il “Forum dei sindaci del Mediterraneo”, convocato dal sindaco Dario Nardella. Domenica 27 febbraio Papa Francesco sarà in visita a Firenze proprio in occasione dell’incontro congiunto di vescovi e sindaci del Mediterraneo.
Questo importante appuntamento per la città vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (domenica 27 febbraio) e del Presidente del Consiglio, Mario Draghi (mercoledì 23 febbraio).
Il convegno “Mediterraneo frontiera di pace” e il “Forum dei sindaci del Mediterraneo” vedranno la presenza di una delegazione di circa 60 vescovi e 60 sindaci provenienti da quasi tutti i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, oltre ad ospiti di rilievo internazionale.
Domenica 27 febbraio Papa Francesco, dopo aver incontrato vescovi e sindaci riuniti in Palazzo Vecchio, presiederà la Celebrazione Eucaristica a Santa Croce per poi recitare l’Angelus sul sagrato della basilica. Grazie all’importante impegno dell’Opera di Santa Croce e della Comunità Francescana è stato possibile allestire gli spazi interni per la migliore accoglienza del Santo Padre, dei fedeli e delle autorità.
La santa messa alle 10.30 sarà presieduta da Papa Francesco, a concelebrare con lui 14 cardinali, 6 patriarchi, 97 vescovi e 96 preti.
Fra i vescovi i 60 delegati del convegno più i vescovi italiani che arriveranno domenica a Firenze per la celebrazione a cui prenderà parte anche il Card. AUGUSTO PAOLO LOJUDICE, Arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino.
A causa delle misure di sicurezza e di quelle sanitarie in basilica potranno partecipare alla messa 750 persone: fedeli, ministri della Comunione, autorità, sindaci, rappresentanti delle altre confessioni cristiane e rappresentanti delle altre religioni, volontari e elementi del coro, oltre i 300 concelebranti.
La priorità per la partecipazione alla messa in basilica è stata data alle persone più fragili: ammalati, disabili, carcerati, indigenti e altri soggetti deboli e con difficoltà di cui si prendono cura quotidianamente le realtà diocesane e cittadine. Sono circa 30 le associazioni del territorio coinvolte per consentire a tutti la presenza e l’accompagnamento in basilica. La celebrazione sarà accompagnata dalla traduzione di un interprete Lis (lingua italiana dei segni) per i non udenti.
Qui il programma completo di tutte le giornate:
https://www.mediterraneodipace.it/programma/