Lunedì 17 giugno, alle ore 21.15, a Palazzo Patrizi, è stato presentato il libro “La nostra morte non ci appartiene- la storia di 19 martiri d’Algeria” di Thomas Georgeon e Christophe Henning, prefazione di Enzo Bianchi.
Relatore il prof. Camillo Bartolini, docente di Lettere al Liceo artistico Sacro Cuore di Gesù di Milano.
L’evento, organizzato dall’<Associazione Padre Teodoro Capra O.S.B.>,con il patrocinio del Comune di Siena, ha avuto per titolo <Per amore della verità> e lo scopo di far conoscere alla cittadinanza una triste realtà, forse un po’ dimenticata: la drammatica fine di alcuni missionari che hanno offerto la loro vita per amore di Cristo e dei fratelli.
Il prof. Bartolini, giovane docente senese, che ha compiuto parte dei suoi studi nella nostra città, presentato dal Presidente dell’Associazione, Valter Grella, è entrato subito nel merito dell’argomento, dopo aver asserito che la sua adesione all’iniziativa è stata dettata da profonda gratitudine verso padre Capra, monaco di grande fede e passione per i giovani.
Ha parlato della santità dei 19 martiri, santità nella normale vita quotidiana: persone con i loro dubbi, le loro paure, le loro ansie ma con la speranza, con la certezza di vivere un rapporto di relazione con Dio, con la volontà di comunicare con gli altri esseri umani, con il desiderio di uscire da se stessi per dare un senso alla propria vita.
Nel libro, nel diario, i martiri fanno spesso ricorso alla parola <amore>, unica essenza di un incontro profondo, l’amore anche per una terra, donata, non scelta, dove vogliono vivere, costruire un dialogo concreto, un mondo di fraternità.
La loro presenza semplice, umile, fedele a Cristo deve fare i conti con il terrorismo islamista che invade l’Algeria tra il 1992 ed il 2001 e procura 150 mila morti.
Papa Francesco ha riconosciuto il loro martirio, elevando agli altari questi oscuri testimoni della speranza, che, mentre intorno a loro migliaia di persone venivano massacrate, non sono fuggiti né si sono messi in salvo, ma hanno deciso di restare a fianco dei propri fratelli e sorelle a costo della vita.
In questa scelta operata con preghiera e discernimento, raccontata anche nel celebre film Uomini di Dio sta la grandezza di questi religiosi che avevano già donato la loro esistenza nel quotidiano operare.
Il libro, scritto da Thomas Georgeon, monaco trappista, postulatore della causa di beatificazione, racconta, pertanto, una storia di fede e di umanità e ci interpella sulla testimonianza, la santità ai nostri giorni.
19 religiosi cattolici: suore, consacrati, monaci, il Vescovo di Oran, vittime innocenti di una furia omicida, con loro anche l’autista del Vescovo, lui non cattolico, ma divenuto amico del presule che ha voluto accompagnare fino all’ultimo istante.
<Se mi capitasse un giorno- e potrebbe essere oggi- di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, vorrei che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia, si rendessero conto che la mia vita era <donata>a Dio e a questo paese…> così inizia il testamento spirituale di Padre Christian De Chergé, Priore dell’Abbazia di Tibhirine, barbaramente ucciso con gli altri missionari, dalle cui parole è tratto il titolo del libro.