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XI edizione della giornata nazionale del volontariato AVO

giornata AVO 2019

Il giorno 24 ottobre u.s. è stata celebrata l’XI edizione della giornata nazionale del volontariato AVO (associazione volontari ospedalieri).

Alla presidente dell’associazione di Siena, Manuela Bartali, sono state poste alcune domande:

-Che cos’è l’AVO?

-Un’associazione di volontariato laico, organizzato e gratuito che presta il suo servizio nei reparti ospedalieri o agli ospiti delle R.S.A.

-Quali sono i compiti dei volontari?

-Il volontario AVO offre, in modo continuativo, ascolto, vicinanza, partecipazione e calore umano.

 L’ascolto è un dono fatto con umiltà, attenzione e soprattutto amore che la persona malata o in difficoltà, sentendosi accolta, ricambia.

-Esiste un settore giovani?

-Sì, esiste AVO giovani per i volontari dai 18 ai 35 anni che desiderano incontrarsi per condividere esperienze e progetti. In modo particolare quest’anno la nostra festa è dedicata a loro. Intendiamo interessare e coinvolgere i giovani andando a parlare ai ragazzi delle ultime classi dell’Istituto Tito Sarrocchi di Siena, abbiamo lo slogan<Vivi social:diventa volontario>che, parafrasando, vuol valorizzare la relazione dei rapporti umani in contrapposizione ai rapporti virtuali dei social- media.

-Dove è presente l’associazione?

-Presso l’ Azienda ospedaliera Santa Maria alle Scotte, nelle residenze per anziani ASP di Siena, all’ospedale di comunità, negli ospedali di Campostaggia (Poggibonsi) e Nottola (Montepulciano).

-Cosa occorre per divenire volontari?

-Non sono necessarie doti particolari se non il desiderio di ascoltare chi soffre ed offrire il proprio ascolto come strumento per lenire le sofferenze.

Occorre avere un’età compresa tra 18 e 75 anni, seguire un corso di formazione gratuito, partecipare ad un colloquio, impegnarsi in un tirocinio affiancato da un volontario tutor, essere in buone condizioni fisiche e psichiche.

Una volta divenuto effettivo è sufficiente che il volontario offra la disponibilità di tre ore settimanali e frequenti le riunioni di gruppo.

Maria Cristina Machado, presidente AVO Toscana spiega: dobbiamo adeguarci ai tempi ed alle nuove necessità, uscendo anche dalle corsie degli ospedali con nuovi servizi, andando incontro al prossimo verso solitudini di disagio sia fisico che psichico.

 Dobbiamo affrontare nuove povertà, tendendo sempre al bene comune, con la nostra presenza disponibile, amica e confortante.

 Un messaggio che deve arrivare ai giovani, insieme a progetti ben definiti per loro, in cui ci sia qualcosa di concreto da fare.

 

 

Maria Teresa Stefanelli

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